PrimaverAudio 2013: è andata così

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20 espositori, più di 1500 visitatori, 8 seminari, 2 vj-set, 1 concerto. Al di là dei freddi numeri, la prima edizione di PrimaverAudio  a Roma è stata un successo.

La prima edizione di una manifestazione è sempre difficile. Per diverse ragioni. Perché gli organizzatori devono sbagliare e imparare sulla loro pelle. Perché gli espositori e il pubblico devono fidarsi di loro, delle loro capacità, della loro professionalità, del loro impegno e delle loro intuizioni.

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PrimaverAudio: le intenzioni e la sfida

Da operatori nel settore dell’informazione in ambito hi-fi (con QuotidianoAudio, AnnuarioAudio e AudioYearbook) l’idea di PrimaverAudio c’è venuta proprio raccogliendo le istanze e i desideri dei distributori e dei produttori: di avere una struttura espositiva senza pareti divisorie in cartongesso, ovvero in muratura e ben suonante, e soprattutto quella di cercare di ampliare la fetta di pubblico anche ai non “audiofili praticanti”.

Abbiamo raccolto la sfida in primo luogo con un progetto di comunicazione a tutto tondo, che coinvolgesse tutti gli strumenti editoriali del settore (stampa e web), ma anche e soprattutto andando ad insistere sul pubblico appassionato di musica ma non (ancora) adepto all’hi-fi. Per farlo abbiamo avuto bisogno di ampliare soprattutto i linguaggi di comunicazione, prima e durante la manifestazione, e abbiamo promosso la PrimaverAudio nei live club, nelle radio e i sui due principali quotidiani (la Repubblica e il Corriere della Sera).

Non solo. Sapevamo (e dalle lunghe e piacevoli chiacchierate con molti intervenuti a PrimaverAudio abbiamo avuto conferma), che il meccanismo della fiera di settore in quanto tale sta rischiando di stancare il pubblico e che bisognava inventarsi qualcosa di nuovo.

 

Una questione di fiducia

Sono stati ben 20 gli espositori che ci hanno dato la loro fiducia e tanti, i più, sono rimasti a guardare venendoci a trovare per verificare con mano di cosa siamo stati capaci, per decidere cosa fare per il 2014. Ai 20 che sono stati con noi quest’anno non solo vanno i nostri ringraziamenti, ma la più sincera riconoscenza.

 

La fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo

Il progetto iniziale prevedeva lo svilupparsi della manifestazione su tre piani dell’Hotel Petra, che ci ha ospitati. La suggestiva Sala Roma (300 metri quadri ad anfiteatro) e due grandi spazi espositivi al piano –1, la registrazione dei partecipanti e un’esposizione statica al piano 0 e le salette d’ascolto al primo piano. Un problema tecnico a 24 ore dall’inizio della manifestazione (a catalogo già stampato!) ci ha costretti a riorganizzare al volo la logistica, spostando una parte degli espositori previsti al piano –1 al terzo piano, un una sala ampia, ariosa e panoramica, ma che ha costretto gli espositori a qualche disagio e il pubblico a un paio di rampe di scale in più.

 

Il risultato

I seminari hanno catalizzato l’attenzione, in parti uguali, degli appassionati di lungo corso e dei neofiti; questioni squisitamente tecniche – come ad esempio l’acustica ambientale – e workshop introduttivi a quello che è il futuro (e il presente) dell’hi-fi, la musica liquida, hanno avuto il medesimo grado di interazione tra relatori e partecipanti, in molti sorpresi diligentemente a prendere appunti (!). Se non ci siete stati e volete sapere cosa vi siete persi consultate il programma. A tutti gli esperti intervenuti (eccellenze nel loro rispettivi ambiti) vanno i nostri ringraziamenti dal profondo del cuore, ancor di più sapendo che qualcuno ha fatto diverse centinaia di chilometri esplicitamente per intervenire a PrimaverAudio.

Gli autocostruttori con la loro effervescenza e il loro entusiasmo hanno contagiato chiunque gli sia capitato a tiro; gli audiofili hanno potuto ascoltare prodotti prestigiosi e spesso visti solo sulle pagine delle riviste internazionali; inoltre hanno avuto l’occasione di soddisfare le loro curiosità con molti progettisti, che hanno accompagnato i loro gioielli per… non lasciarli soli negli spazi espositivi.

Prima parlavamo di linguaggi, di quelli più adatti e specifici per diversi tipi di pubblico. Volevamo un pubblico nuovo e più giovane e abbiamo voluto parlare a loro con due vj-set di musica rock, elettronica, metal, ecc., approfittando dei “cugini” di RockShock. Obiettivo raggiunto (seppure ci aspettavamo anche i giovanissimi), ma la sorpresa sono stati gli audiofili, che non solo hanno resistito alle bordate di ultra-bassi, ma sono stati visti anche battere il tempo con i piedi!

A tutti coloro che sono intervenuti in queste ore stiamo spedendo i link per il download due due compilation di musica liquida, una di musica classica e una di indie rock italiano.

Andrea Cortesi, violinista di fama internazionale, ci ha onorati della sua presenza per un breve ma intenso ed emozionante concerto che, come annunciato, è stato registrato dal suo discografico (Massimo Piantini, MaxResearch) ed è stato manipolato in diretta su schermo gigante, per far partecipare il pubblico – anche attivamente – a quella che è la costruzione di un disco. Il risultato è stato che i 300 metri quadri della Sala Roma sono andati sold out, con gente in piedi e con in platea anche famiglie al completo. È stato un esperimento. È stato un successo. Ha portato pubblico nuovo in una mostra di settore e ne ha (ri)portato una parte che era andata perduta per noia o per stanchezza. È il segnale di quello che  potrà e che dovrà essere il nostro futuro.

 

I feedback

Passione, curiosità, bisogno epistemico, voglia di divertimento, marketing e business. Sono solo alcuni degli obiettivi del pubblico e degli operatori partecipanti a una manifestazione come questa. Il pubblico s’è divertito, ha imparato qualcosa di nuovo, ha toccato con mano e ascoltato con vive orecchie. Alcuni ci hanno cercato per stringerci la mano e farci i complimenti (sempre graditi). Altri ci hanno detto di aver aspettato con pazienza il loro turno per ascoltare proprio quell’impianto, esposto in una saletta sempre troppo piena e che avrebbero voluto più grande. Gli operatori ci hanno raccontato di aver fatto affari direttamente in fiera o di aver acceso contatti interessanti. Noi siamo ancora stanchissimi, ma felici.

 

Il futuro

Il futuro è la seconda edizione di PrimaverAudio, a cui sin da ora vi diamo appuntamento per il 22 e il 23 marzo 2014. A Primavera sboccia l’hi-fi.

Carlo Capitta e Massimo Garofalo
(organizzatori della manifestazione)

 

La foto gallery di PrimaverAudio 2013.

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