AURALiC Vega Digital Audio Processor, più di un DAC

AURALiC Vega Digital Audio Processor

AURALiC, col vezzo della “i” minuscola, è un’azienda di Hong Kong che sta andando all’assalto dell’affollato settore dei DAC col Vega, con convertitore digitale-analogico che è un vero e proprio processore digitale d’eccellenza.

AURALiC Vega, nelle intenzioni dei suoi progettisti, usa le ultime tecnologie digitali per ridare all’audiofilo le stesse sensazioni della musica dal vivo. Barando un po’. L’AURALiC Vega Digital Audio Processor, infatti, non è un semplice DAC, ma anche un preamplificatore digitale e – soprattutto – un computer “travestito”, segno inequivocabile di come l’informatica sia ormai prepotentemente entrata nell’hi-fi, volenti o dolenti che siano gli appassionati.

Il cuore del Vega è realizzato in partnership con l’azienda svizzera Archwave AG, che s’è occupata dell’architettura ARM di questo DAC, che raggiunge potenze di calcolo di 1000MIPS per la gestione dell’ingresso USB e soprattutto per i processi di upsampling.

L’AURALiC Vega Digital Audio Processor raggiunge così su tutti i suoi ingressi, anche sull’USB (generalmente il più debole) capacità di elaborazione fino a 32-bit/384kHs con segnali DXD PCM, 128x/5.6448MHz su DSD e “solo” 24/192 su S/PDIF e AES/EBU. L’upsampling a 1,5MHz/32bit è previsto per tutti i segnali PCM in ingresso, con la contemporanea applicazione di un filtro digitale.

A questo punto, però, è bene aprire una parentesi. Nel mondo dei DAC, infatti, esistono due scuole di pensiero. La prima che ritiene che qualsiasi procedura di upsampling va a sporcare il segnale, snaturandolo; ovviamente c’è la scuola opposta, a cui appartiene AURALiC, che è fermamente convinta dei benefici del sovra campionamento. A dispetto dei primi, il Vega restituisce la musica nel modo più naturale possibile, a conferma dell’inutilità di posizione “talebane”, ma della necessità di tenere sempre d’occhio (e a portata d’orecchio) il come si fanno le cose e il risultato finale.

L’AURALiC Vega Digital Audio Processor ha sei filtri digitali liberamente selezionabili dall’utente, in pratica dei modelli matematici che venono applicati al segnale musicale prima di venire restituito all’ascolto; quattro di questi sono previsti per essere usati con segnali PCM e due con i DSD. I filtri per i segnali PCM sono ottimizzati per combinazioni riguardanti la frequenza di campionamento iniziale dei file e il tipo di musica: orchestrale, jazz/camera/piano solo, vocal jazz/pop e l’ultimo una specie di “pilota automatico”. I due filtri per i DSD, invece, prevedono il primo l’estensione delle frequenze ultrasoniche oppure il loro abbattimento. Nel caso dei primi quattro filtri, è un po’ come cambiare gli OpAmps ma… senza aprire il DAC.

L’uso dei filtri, denominati Flexible Filter Mode, è determinato da una serie di tasti posti sul frontalino del DAC (ma possiamo ancora chiamarlo tale?) e ben spiegato nel manuale di istruzioni.

Ma non è tutto qua. Il Vega infatti controlla la temperatura a cui lavora e di conseguenza regola il suo clock, per evitare oscillazioni non volute; l’utente può anche cambiare la fase manualmente, bilanciare i canali, controllare il volume digitale d’uscita e dell’amplificatore per cuffia, spegnere il display e altro ancora, sia dal pannello frontale sia dal telecomando in dotazione.

 

Caratteristiche tecniche AURALiC Vega Digital Audio Processor

  • Ingressi: 2x Coax S/PDIF (RCA), 1 Toslink, 1 AES/EBU, 1 USB
  • Uscite: 1 coppia RCA, 1 coppia XLR
  • Risposta in frequenza: 20 Hz ÷ 20 KHz, ±0,1 dB
  • THD+N: <0.00015%, 20Hz-20KHz at 0dBFS
  • Dinamica: 130 dB, 20 Hz ÷ 20 KHz, A-weighted
  • Formati digitali supportati: PCM da 44.1 KS/s a 384 KS/s a 32 Bit; DSD64 (2.8224 MHz) e DSD128 (5.6448 MHz)
  • Dimensioni in cm: 33 x 23 x 6,5
  • Prezzo: $ 3.500

Produttore: AURALIC

 

 

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