iFi Neo Stream, lo streamer che alza il tiro

L'unico streamer di cui avrai bisogno. È lo slogan con cui iFi lancia il suo nuovo Neo Stream. Sarà vero? Scopriamolo insieme.

L’unico streamer di cui avrai bisogno. È lo slogan con cui iFi lancia il suo nuovo Neo Stream. Sarà vero? Scopriamolo insieme.

Non è un mistero per nessuno che spesso e volentieri gli streamer (o i componenti che incorporano uno streamer) sono un’accozzaglia più o meno riuscita di tecnologie abbondantemente disponibili sul mercato e assemblate ad hoc. Con l’iFi Neo Stream, invece, ci troviamo di fronte a un apparecchio che usa una tecnologia proprietaria che – almeno per il momento – non verrà ceduta a terzi.

Le tecnologie di terze parti che troviano qui riguardano solo l’integrazione con servizi come Roon, Tidal Connect, Spotify Connect e Apple AirPlay.

Farina del sacco di casa iFi, tra l’altro, la NAA Operation, che consente di far funzionare il neo Stream come adattatore audio di rete, ovvero di prelevare qualsiasi segnale audio che gli arrivi via WiFi e Ethernet e dirigerlo direttamente al DAC senza alcuna elaborazione intermendia.

Anche il DAC interno (Burr-Brown) presenta a suo modo una soluzione inedita. Si tratta di un convertitore a 4 canali nativi, capace di decodificare segnali PCM fino a 768 kHz e DSD512 e DXD a doppia velocità, senza tralasciare il formato MQA fino a 384 kHz e dotato di un processore XMOS a 16 core (il doppio di quelli attualmente in uso) e con un firmware proprietario.

In buona sostanza, il DAC in dote al Neo Stream tratta i segnali PCM e DSD in maniera distinta e separata, in ogni caso in modalità bit-perfect e senza il tanto vituperato DoP (DSD over PCM).

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Ampio e completo il parco connessioni: ricevitore WiFi dual band, Ethernet Gigabit con anche la presa per collegare la fibra ottica (per i fortunati a cui arriva in casa), 2 USB-A, 1 USB 3.0 di tipo A, 1 USB-C di servizio, 1 ingresso analogico RCA e 1 bilanciato (così da farlo diventare un vero e proprio preamplificatore), 1 AES/EBU, 1 HDMI, 1 Toslink, 1 Coax. Direi che c’è proprio tutto.

In particolare, le porte USB godono dell’intervento dell’ANC II, un sistema di cancellazione del rumore, mentre la porta S/PIDIF incorpora la tecnlogia iPurifier.

Il clock GMT femto si dà da fare per eliminare il più possibile il jitter, mentre il display a colori TFT Retina ha il circuito SilentLine per sopprimere le interferenze elettriche.

Il circuito di alimentazione viene anche lui silenziato attraverso il Power Supply Rejection Ratio.

Una serie di preset ottimizzano l’iFi Neo stream a seconda dell’uso prevalente che se ne intende fare, come end point Roon, per prelavare file dalla rete via DLNA/UpNP, Tidal Masters e altri ancora.

Quattro filtri selezionabili dall’utente adattano l’ascolto al gusto personale: Bit perfect, Gibbs Transient Optimised, Minim Phase e Standard.

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Guardando il Neo Stream dall’interno scorgiamo una serie di componeti di qualità indiscutibile: capacitori TDK C0G (Class 1 ceramic) e muRata, condensantori Panasonic OS-CON e altri condensatori al tantalio e per finire i circuiti integrati sono Texas Instruments.

Il prezo di listino per l’Italia dell’iFi Neo Stram è fissato a 1.299 euro.

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