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10 ragioni per (ri)ascoltare gli LP. (E 10 ragioni per cui non farlo)

Ascoltare musica in vinile ha tutta una serie di vantaggi che vanno dalla qualità tecnica intrinseca alla maggiore comprensione del contenuto artistico-musicale. Ma anche alcune controindicazioni. Scopriamole insieme.

Ascoltare musica in vinile ha tutta una serie di vantaggi che vanno dalla dolcezza tipica del suono analogico alla maggiore comprensione del contenuto artistico-musicale. Ma anche alcune controindicazioni. Scopriamole insieme.

Dai vinili alle cassette, dai CD agli MP3, senza dimenticare i nastri a bobina e tentativi più o meno riusciti come DAT e MiniDisc. E ora lo streaming audio. Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando i primi 78 giri svincolavano il melomane dall’ascolto musicale necessariamente dal vivo e portavano le sette note in casa.

E ora, seppure solo in termini meramente percentuali, il vinile fa di nuovo parecchi balzi in avanti, come un leone che è stato ferito ma che di morire proprio non ne vuole sapere e sferra un altro attacco.

Come gli appassionati ben sanno, se tutta la catena dell’impianto è ben settanta ed è stata ben pensata in origine, se proviamo ad ascoltare LP di buona qualità… il suono del vinile è superiore a quello del CD, più “naturale”, sicuramente non affetto dagli artefatti digitali tipici dell’applicazione del dither (l’arrotondamento del numero dei bit produce un rumore digitale, che viene in parte mascherato da dei filtri ed è responsabile della poca naturalezza del suono digitale).

Con questo non stiamo dicendo che bisogna (già!) mandare in pensione DAC e network player, Spotify e Compact Disc, ma godere dei vantaggi di tutti i supporti, imparando a farli convivere nello stesso impianto e prendendone i vantaggi senza alcun preconcetto.

E allora, per chi vuole (ri)scorprirlo o per chi vi si avvicina per la prima volta, ecco un “decalogo” sul perché valga la pena inserire un giradischi nel nostro impianto.

10 ragioni per (ri)ascoltare gli LP

  1. Un (buon) LP suona meglio di un CD.
  2. Con un LP si ascolta un album dall’inizio, magari scoprendo che le tracce migliori non sono quelle che sono passate per radio (e che non sono su YouTube).
  3. Con un LP si pratica una vera e propria esperienza d’ascolto così come l’ha concepita l’artista. Non è possibile infatti ascoltare un vinile in mobilità, dobbiamo metterlo sul giradischi, farlo partire, metterci seduti e dedicare la nostra attenzione solo all’ascolto.
  4. L’aspetto rituale dell’ascolto di un LP favorisce un più profondo apprezzamento della musica.
  5. C’è un sacco di musica che esiste solo in vinile.
  6. Andare in un negozio di dischi in vinile (nuovi o usati) è un’esperienza eccitante: non si sa mai cosa si possa trovare.
  7. Dove non c’è sacrificio non c’è gusto; per portarsi a casa un LP sono richiesti tutta una serie di atti di volontà come uscire, prendere l’auto, cercare parcheggio, mettersi con santa pazienza a cercare negli scaffali e – infine – l’esborso economico: tutta una serie di azioni che fa apprezzare decisamente di più quello che si è scaricato gratis ;-) (ma questo vale anche per i CD).
  8. Le copertine degli LP sono bellissime.
  9. Per goderci l’artwork e leggere i testi delle canzoni (quasi sempre) non dobbiamo inforcare gli occhiali.
  10. Se siamo bravi e fortunati ci portiamo a casa degli LP che nel giro di pochi anni diventano degli oggetti rari da collezionismo e se siamo disposti a privarcene… Può scattare l’affare. Provate a farlo con un file!

10 ragioni per non ascoltare musica in vinile

  1. La riproduzione del vinile può essere affetta da rumori e scricchiolii.
  2. Il vinile è un prodotto fragile e delicato: si graffia facilmente.
  3. Il giradischi va opportunamente settato.
  4. I dischi in vinile vanno puliti ogni volta, prima dell’ascolto (più o meno).
  5. Periodicamente i dischi in vinile vanno lavati con un opportuno macchinario.
  6. La puntina è soggetta ad usura e periodicamente va cambiata.
  7. Gli LP vanno tenuti in un ambiente domestico, al riparo dalla polvere, non in garage o in soffitta!
  8. Una collezione di LP occupa parecchio spazio.
  9. Non tutti gli amplificatori hanno lo stadio pre-phono, necessario per collegarvi un giradischi.
  10. L’ascolto di LP d’annata può provocare acuti attacchi di nostalgia ;-).

 

Oggi acquistare un buon giradischi, magari con già una testina preinstallata, non costa più un occhio della testa. E spesso e volentieri i moderni turntable hanno anche un’uscita USB, per trasformare in file i nostri vinili (ma di questo parleremo in seguito, in un prossimo articolo).

Vale quindi la pena di installare un giradischi nel nostro impianto? Assolutamente sì. È un tipo di esperienza d’ascolto che nessun buon appassionato di HiFi deve farsi mancare.

È quindi tempo di gettare alle ortiche CD e network player? Assolutamente no. La musica digitale, con tutti i suoi compromessi, ha tanti e tali vantaggi che ormai è impossibile e impensabile tornare indietro.

È invece auspicabile la stessa cosa che da sempre si desidera per i popoli: una pacifica convivenza, un interscambio di esperienze e l’imparare a godere dei vantaggi dei due mondi, l’analogico e il digitale.

P.S.: questo articolo contiene alcuni spunti ripresi da Brandon Bernstein e pubblicati su musiclifeboat.org.
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