È in arrivo il Wiim Pro Plus, la musica liquida è (finalmente!) alla portata di tutti

Dopo il successo planetario del Wiim Mini Streamer, bissato dal Wiim Pro, Linkplay ha annunciato l'imminente arrivo sul mercato del Wiim Pro Plus, evoluzione e miglioramento della versione precedente.

Dopo il successo planetario del Wiim Mini Streamer, bissato dal Wiim Pro, Linkplay ha annunciato l’imminente arrivo sul mercato del Wiim Pro Plus, evoluzione e miglioramento della versione precedente.

Ma andiamo per ordine.

L’evoluzione dello streamer a basso costo

Il primo modello della stirpe è stato il Wiim Mini, uscito sul mercato a 129 euro (avete letto bene!) e ora in giro a qualche spicciolo di meno.

Piccolissimo, efficace, penalizzato da un’uscita analogica non proprio a prova di audiofilo, ma le cose diventano soddisfacenti / veramente-hi-fi utilizzando l’uscita Toslink.

Il Wiim Pro (street price a 179 euro), pur condividendo lo stesso chipset e lo stesso DAC interno (il Burr-Brown PCM5121), monta finalmente anche un’uscita Coax, ha la porta Ethernet, una costruzione più robusta ed è Roon Ready.

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Il panello posteriore del Wiim Pro

Wiim Mini, Pro e Pro Plus: le caratteristiche in comune

Per il Pro è possibile acquistare un telecomando, in verità piuttosto inutile in virtù dell’app di gestione, che probabilmente è la migliore in circolazione (e ve lo dico da felice possessore del Wiim Pro da circa 3 mesi), mentre non è previsto telecomando per il mini.

Entrambi hanno il DAC Burr-Brown PCM5121, che insiste su dei circuiti analogici che fanno abbastanza schifo (nel Pro un pochino meno), ma una volta collegati a un DAC esterno… suonano entrambi molto, molto, molto bene.

La risoluzione massimo è 24bit e 192kHz, anche in modalità bit perfect.

Entrambi sono fra i pochissimi streamer ad avere la compatibilità con Amazon Music Unlimited, ma ci sono anche presenti Tidal Connect, Spotify Connect, Qobuz, Pandora, radio TuneIn, vTuner, Radio Paradise, DLNA, Upnp e tantissimi altri servizi (che si possono rendere invisibili sull’app se non intendiamo usarli).

Lo streaming via Bluetooth è presente su entrambi gli apparecchi, così come entrambi possono funzionare da ricevitore AirPlay2, mentre Chromecast – per l’audio multi-room e per Roon – è disponibile solo nel Pro.

I comandi vocali sono assicurati dal supporto a Siri, Google e Alexa.

Connessioni: 1 Toslink per il Mini, 2 Toslink e 1 Coax per il pro. Line Out e Line In solo su mini-jack per il Mini, classico Pin Jack RCA per il Pro.

Solo WiFi per il Mini, WiFi ed Ethernet per il Pro.

Certificazione per funzionare come client Roon disponibile solo per il Pro.

Facilità e rapidità di installazione settaggio: spettacolarmente efficienti per entrambi, così come è molto efficace l’equalizzatore a 10 bande (eventualmente escludibile e interamente manovrabile da app).

Le migliorie della versione Pro Plus

La versione Pro Plus (che dovrebbe arrivare in vendita in Italia a settembre e a un prezzo di 249 euro), conserva il fattore di roma della versione precedente e si porta in dote (oltre al telecomando compreso nella confezione) alcuni miglioramenti.

In primo luogo c’è un nuovo convertitore per portare in dominio digitale l’ingresso analogico, il Burr-Brown Audio PCM1861 ADC.

Anche il DAC è tutto nuovo, il Pro Plus monta l’AKM 4493SEQ; a detta del produttore dovrebbe migliorare di molto le cose ed evitare di far ricorrere l’audiofilo evoluto a un DAC esterno. Probabilmente sarà vero, ma secondo me il problema della versione Mini e Pro risiede più nella circuitazione analogica che nel convertitore. Fatto sta che il Pro Plus è anche compatibile col formato DSD512 con switch automatico col formato PCM. Anche gli Op-amp sono di nuova generazione.

Staremo a vedere (anzi, a sentire).

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