• Test • Diffusori Arte Acustica Stand 93: classici, ma senza crossover

Senza filtro. E' la parola d'ordine dell'Ing. Giorgio Todde, patron dell'italianissima Arte Acustica, celebre per le sue casse acustiche senza filtro di crossover. E non fa eccezione il primo modello "compatto" in catalogo, le Stand 93.

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Senza filtro. È la parola d’ordine dell’Ing. Giorgio Todde, patron dell’italianissima Arte Acustica, celebre per le sue casse acustiche senza filtro di crossover. E non fa eccezione il primo modello “compatto” in catalogo, le Stand 93.

Arte Acustica Stand 93: descrizione tecnica

Parleremo, in questa recensione, di una coppia di diffusori realizzati da un’Azienda italiana, Arte Acustica dell’Ing. Giorgio Todde, che commercializza da tempo due modelli da pavimento, uno di dimensioni medie e un altro di dimensioni piuttosto importanti. Tutti hanno la particolarità di lavorare senza un filtro crossover di concezione classica, mentre adottano una speciale struttura fisica atta a far si che i trasduttori impiegati operino regolati da un filtro di tipo meccanico.

Le Stand 93 oggetto di questa prova non fanno eccezione.

Si tratta di mididiffusori da stand di medio litraggio, due vie ad alta efficienza (93 dB). E’ possibile avere anche la versione in kit con gli stessi trasduttori, lo stesso cabinet non rifinito e la stessa componentistica. Il costo sarà, ovviamente, molto più basso rispetto a quello del prodotto finito.

L’assenza del crossover elettronico impone che i due altoparlanti siano collocati in maniera piuttosto inusuale: anziché avere i centri di emissione molto ravvicinati fra loro, come la maggioranza dei prodotti in commercio, questi trasduttori sono posti agli estremi del pannello frontale, che ha una altezza scelta con il preciso intento della realizzazione di un filtro meccanico.

L’assenza del crossover determina l’assenza di problematiche relative alle rotazioni di fase che affliggono molti diffusori con crossover più o meno complicati. L’unico elemento posto sul percorso del segnale è un condensatore di filtro sul tweeter, inserito per preservare l’integrità di questo componente. Vi sono in dotazione due condensatori a diversa capacità: 2,7 e 5,6 microfarad, in modo che l’utilizzatore possa scegliere quello che sonicamente più si addica al suo gusto sonico e che meglio si adatti al suo ambiente.

La componentistica è di buona qualità, sia i trasduttori che la morsettiera esterna che, infine, i due condensatori di filtro in dotazione. Il tweeter da 3,5 cm condizionerà l’impostazione timbrica, come vedremo in dettaglio nella prova d’ascolto e, allo stesso modo, anche il piccolo woofer fornirà sonorità particolari in gamma medio-bassa e bassa.

L’accordo reflex è collocato posteriormente, ma dalle nostre prove è emersa una certa facilità di posizionamento in ambiente, in particolare rispetto alla parete posteriore.

L’impedenza dichiarata è di 8 ohm.

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L’impianto utilizzato

La sorgente digitale è un’Interface AV che legge i file in tutti i formati prendendoli da un serbatoio esterno (hard disk); il segnale digitale passa, tramite un cavo SPDIF a 75 ohm, al convertitore che lo trasforma in analogico; in questo caso abbiamo adottato un musicale MSB Technology Power DAC. Il segnale così trattato arriva al preamplificatore, un Mark Levinson ML 38 e, da questo, al finale, un BAT VK 600 SE. Tutto il cablaggio è di qualità adeguata ad assecondare le caratteristiche del sistema.

Questo impianto è stato scelto per la sua grande capacità di introspezione, per la trasparenza che fornisce, per la sua decisa musicalità, ma soprattutto per essere un riferimento in termini di neutralità, così da permetterci di valutare con precisione i diffusori collegati.

Abbiamo effettuato anche prove con sistemi dall’impostazione più caratterizzata, adottando due diversi tipi di amplificazioni valvolari, con risultati che hanno confermato le doti dei diffusori in oggetto, sottolineando sonorità più vellutate e calde rispetto alla precedente catena.

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La prova d’ascolto

Gli Stand 93, in forza delle loro dimensioni e della componentistica usata, hanno un suono particolarmente interessante che si discosta dalla media dei prodotti ad impostazione classica.

Grazie alle generose dimensioni del tweeter la gamma alta risulta setosa, per niente invadente e timbricamente ambrata; magari non risulterà fortemente introspettiva, ma certamente appagherà gli appassionati durante ascolti prolungati. Buono anche il raccordo con la sottostante gamma media, nonostante non vi sia un crossover a direzionare il segnale da riprodurre ai due trasduttori. Ciò comporta che di questa peculiarità ne vada a beneficiare la ricostruzione della scena acustica, la quale offre un palcoscenico sonoro ottimamente strutturato, con i piani prospettici distaccati e una sensazione di aria fra strumenti e voci facilmente percepibile. I diffusori, anche grazie alle compatte dimensioni, sembrano sparire nell’ambiente, lasciando posto alla sola riproduzione musicale. I diversi condensatori in dotazione permettono due modalità operative: la prima, quella con il condensatore dal valore più basso , taglia più in alto il tweeter e lo fa lavorare di meno, generando un’emissione controllata e poco propensa verso le medie frequenze. Questa scelta potrebbe essere congeniale ai possessori di amplificazioni valvolari. La seconda modalità operativa, quella che prevede l’adozione del condensatore da 5,6 microfarad, permette al tweeter di lavorare di più e di scendere più in basso. Ciò comporta un rinforzo della gamma media, condizione che ci è sembrata più adatta ai possessori di amplificatori a stato solido. In ogni caso ciò che determinerà in maniera importante la scelta di un condensatore rispetto all’altro sarà, fondamentalmente, il gusto personale e l’acustica dell’ambiente d’ascolto.

La gamma bassa risente delle contenute dimensioni del woofer, nonostante gli Stand 93 non difettino certo in volumetria interna del cabinet. La gamma bassa, pertanto, non risulta dirompente, ma basa la sua forza sulla linearità e sul controllo. L’assenza assoluta di code completa il quadro sonico di questi diffusori italiani.

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Conclusioni

Adatte ad ambienti medi e piccoli, queste casse acustiche si faranno apprezzare dagli appassionati che cercano trasparenza sonica, ottima ricostruzione scenica, gamma alta setosa e non chirurgica, gamma bassa lineare e controllata. Il tutto fornito da un progetto che fonda la sua realizzazione e la sua forza sull’assenza di un componente elettronico: il crossover. La gamma bassa e l’impatto dinamico non sono le sue doti di spicco, ma il progettista, in questa sua realizzazione, voleva privilegiare altri parametri e possiamo tranquillamente affermare che l’obiettivo è stato pienamente raggiunto.

Bruno Fazzini e Massimo Piantini

Caratteristiche tecniche diffusori Arte Acustica Stand 93

  • Tipo: da stand
  • Numero vie: due
  • Impedenza: 8 ohm
  • Efficienza: 93 dB/watt/metro
  • Potenza minima: 3 watt
  • Dimensioni in cm (h x l x p): 49 x 24 x 35
  • Peso: 15,5 Kg
  • Finiture: vari colori
  • Prezzo: euro 2.500 la coppia
  • Produttore: Arte Acustica

 

 

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