• TEST • The House of Marley Dubwise Soul Rebel: cuffie on-ear eco-friendly

Una cuffia eco-friendly? La Dubwise Soul Rebel, da The House of Marley. Prezzo per tutte le tasche, comodità d'uso e ottimo rapporto qualità prezzo. L'abbiamo provata per voi.

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Una cuffia eco-friendly? La Dubwise Soul Rebel, da The House of Marley. Prezzo per tutte le tasche, comodità d’uso e ottimo rapporto qualità prezzo. L’abbiamo provata per voi.

  • Prodotto e marca: Cuffia The House of Marley
  • Denominazione: Dubwise Soul Rebel
  • Origine: U.S.A.
  • Prezzo: € 60
  • Distributore: THE HOUSE OF MARLEY ITALIA – Tel. 0291483342 – e-mail

Caratteristiche dichiarate dal costruttore:

  • Serie: Jammin’ Collection
  • Tipologia: cuffia on-ear
  • Risposta in frequenza: 15 Hz ÷ 20 kHz
  • Driver: 40 mm
  • Impedenza: 16 ohm
  • Connettore: a 90 gradi placcato in oro

Il mercato delle cuffie hi-fi nel 2011 ha interessato ben il 9% dell’intero fatturato del settore. E per il 2012 è previsto un ulteriore incremento. La cosa interessante per l’osservatore del mercato dell’alta fedeltà del suono, è che sono entrati in gioco attori totalmente nuovi al settore merceologico e/o che si sono legati a nomi di artisti famosi, slegando di fatto il brand delle cuffie a quello “ammuffito” del settore puramente hi-fi. O legandolo, invece, cambiando punto di vista, a quello di chi la musica la fa (la faceva, in questo caso), strizzando così l’occhio ai musicofili/melomani puri e semplici, slegati da questioni e sofismi invece a noi cari.

Ci stiamo riferendo a B&W, che è scesa in campo nel settore cuffie con una mossa a sorpresa, ma anche e sopratutto a Beats by Dr Dre e al marchio di 50 Cent, questi ultimi rapper di successo interplanetario di cui ci siamo già occupati sulle nostre pagine. Giusto per fare qualche esempio.

Rohan Marley è il figlio di Bob Marley, l’artista giamaicano che ha fatto uscire la musica reggae al di fuori dallo stretto circuito di appassionati e l’ha resa mainstream. Ma soprattutto Rohan è il responsabile di 1Love, una Onlus-ONG che viene sostenuta anche con una parte del ricavato delle vendite delle cuffie a marchio The House of Marley, in cui lui stesso è coinvolto.

La Dubwise Soul Rebel, il cui identificativo del modello è EM-JH000-DU, si presenta nella sua bella confezione di cartone riciclato, usa per quanto possibile plastica e alluminio rigenerati, ha delle belle e robuste finiture in pelle e si fregia di un look che sprizza gioia di vivere, facendo abbondante uso di colore bianco, finiture rosse e sfoggiando un cordone ricoperto di tessuto con i colori della bandiera della Giamaica, patria del compianto Bob; ma soprattutto, proprio grazie al tessuto, il cavo non si aggroviglia!

La prima cosa che sorprende (e poi ascoltando la cuffia non ci stupiremo più del perché), è che il cavo è di soli 130 cm ed è terminato da un mini jack, invece del ben più tradizionale jack da 3,5″ a cui l’audiofilo è abituato. Ma almeno i contatti sono placcati in oro.

La vestibilità della cuffia è buona, il peso è di categoria “piuma”, gli auricolari (dinamici, da 40 mm) premono “il giusto” sull’orecchio, concedendo un buon isolamento dai rumori esterni pur non avvolgendo completamente il padiglione auricolare. Insomma, siamo al cospetto di una cuffia semi-chiusa che anche dopo ore di utilizzo non genera fatica di ascolto, né per fattori ergonomici né tantomeno per come suona, come scopriremo fra poco.

Messe alla prova per diverse ore col mio DAC/Amplificatore per cuffia, le Marley Dubwise Soul Rebel hanno dimostrato subito di che pasta sono fatte.

Buona, anche se non spettacolare, la ricostruzione della scena sonora; ottima la dinamica, nessun cedimento né vibrazione, anche al volume sovraumano che piace a me, ottima resa dei dettagli sonori. Ma…

… ma non sono tutte rose e fiori. La Dubwise Soul Rebel, infatti, è concepita soprattutto per l’ascolto in mobilità con Mp3 players, più che per l’ascolto domestico. Il “particolare” non sfugge anche a prima vista data dalla lunghezza del cavo, adattissimo a non dare fastidio in piedi e con il player nella tasca; è invece insufficiente a coprire la tipica distanza impianto stereo – poltrona, a meno di usare una prolunga, ovviamente. A volumi bassi, sia con il mio impianto casalingo, sia con il player Mp3, confesso che la Marley mi ha impressionato favorevolmente sin dai primi ascolti, con musica rock piuttosto che col jazz, non dimenticandomi di fargli assaggiare i canti gregoriani e il sax di Jan Garbarek & Hilliard Ensamble del capolavoro Oficium. Quando poi ho ricominciato la sequenza degli ascolti, nella playlist ho introdotto un paio di dischi test e ho alzato generosamente il volume. Lo stupore ha presto ceduto il passo alla vera caratteristica/natura delle Marley Dubwise Soul Rebel: sembrano avere il loudness sempre inserito!.

Ma torniamo un attimo indietro. Premettiamo che: a) la cuffia perfetta non esiste; b) stiamo parlando una cuffia che esce al pubblico attorno ai 60/70 euro (avete letto bene, 70, non 250!); c) non esistono cuffie “universali”, ma più in generale apparecchi hi-fi che esprimono il loro meglio in certe condizioni e non in altre. Premesso ciò, le Dubwise Soul Rebel sono un vero affare. Il loro rapporto qualità/prezzo è eccezionale, ma – strizzando l’occhio al mercato -, sono state concepite per rendere al meglio l’ascolto di musica compressa in Mp3, per spremere al massimo ciò che questo formato può offrire, correggendone l’ascolto con un’enfatizzazione (leggera) dei bassi e degli acuti, a scapito di quelle frequenze medie di cui già si abusa nelle produzioni discografiche mainstream e che comunque dopo poco producono fatica d’ascolto.

  • Ideale per: dispositivi portatili, lettori Mp3; musica: qualsiasi, meglio se a volume non esagerato

(Massimo Garofalo)

 

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